venerdì 22 maggio 2009

La Resurrezione

..... il teschio dalle gemme incantate era ormai distrutto ma i corpi dei due valorosi avventurieri giacevano a terra senza esalare nessun respiro, migliaglia di pietre e monete d'oro addobbavano la stanza ma i due superstiti erano concentrati sulle due gemme incastonate che avevano rubato l'anima dei dei due compagni

....... "dissulvus incestus animas corpus".... furono queste le parole apostrofate da padre joan per liberare le due anime

il viaggio di ritorno dagli inferi oscuri nn era cosa semplice ma padre joan voleva implorare il suo dio Hextor perche concedesse loro la possibilita di irtornare tra i vivi..

vlad intanto occhi scuri e volto provato cercava di capire le propieta magiche degli oggetti ivi trovati e farne uso qualora un intruso avvesse impedito il ritorno alla vita di melair e lolindir

portati i due corpi nel tempio del dungeon e disposti a mani conserte sopra i loro cuori padre joan inizio il lungo rito di invocazione divina... con i palmi spalancati all'aria e il volto rivolto in alto pronucio il canto divino

......."mmmhh mhhhh ahhhh ehhhhh iiihhh ehhh ehhhhh HEXTOR RIPORTA LE ANIME DI LOLINDIR E MELAIR NEI LORO CORPI eehhh ahhh ehhhhh ehhhhhhh

una nebbia nera avvolse l'incantare che appoggio le sue mani sui due corpi distesi sulle panche ... un'energia vitale scorreva nelle sue dite che si dissolse dentro i corpi senza vita....... la luce ritorno a brillare nella stanza come d'incanto .......

2 commenti:

  1. (complimenti Joan, bel post...mi permetto di aggiungere le mie sensazioni)
    ....Lolindir e Melair, uniti nel triste destino, arrancavano in quelle terre glaciali e tenebrose mentre una morsa fredda e pungente penetrava la loro carne ormai esanime per trasformarli in anime corrotte dalla morte e destinate a eterne sofferenze.
    Fu in quel momento che da un vortice di luce apparve Lui: lunghi capelli neri che cadevano su spalle alte e vigorose, viso pallido e risoluto, avanzava verso i due malcapitati con passo deciso, accompagnato dal battere del mazzafrusto sulla sua schiena.
    Mentre, dalla parte opposta, nera come la pece, avanzava sfiorando il terreno con la sua aura tenebrosa, Lei con la sua lunga falce.
    Passarono attimi, forse minuit, forse giorni o forse anni...ormai il tempo aveva perso qualsiasi connotato, Lolindir e Melair osservavano Hextor e La Morte, avvicinarsi sempre di più a loro.
    Furono vicini finalmente ed il possente Dio intimò alla nera signora di fermarsi, perchè per i due malcapitati non era ancora giunta l'ora; ma Lei non voleva saperne di andarsene.
    Fu allora che Lolindir e Melair poterono saggiare la forza del grande Hextor: sta volta le sue parole furono più ferme e dure e furono accompagnate da un vento fortissimo sprigionato dal possente Dio: "Vattene ti ho detto".
    La Morte dovete arrendersi all'immensa forza di Hextor che , senza neanche brandire la sua arma, spazzò via senza sforzo quella nera signora.
    A quel punto si rivolse verso l'elfo e l'uomo, li innalzò verso il cielo dove, come d'incanto, s'era aperto uno squarcio di luce e, cullandoli nell'aere, li riportò indietro da quelle tenebrose terre glaciali.

    In quel momento Lolindir aprì gli occhi, intorno a lui c'era ancora quella luce magica che scaturiva dalle mani di Joan, come un incantesimo.
    L'elfo riuscì a dire poche parole, vide Melair sveglio, Joan stanco che si trascinava vicino di lui per portargli le cure adeguate. Vlad pensieroso che gli diceva di stare tranquillo e riposare.

    Passarono 3 giorni e 3 notti prima che Lolindir e Melair potessero riprendere comletamente le loro forze; ma la ferita della loro anima non si sarebbe mai rimarginata conpletamente.
    Lolindir, ora vedeva con occhi nuovi e ascoltava con rinnovato interesse i precetti di Hextor che Joan andava predicando, in segno di riconoscenza.

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  2. ...(bella lolindir ottimo seguito... quando avro tempo prox cercherò di adattare altri post con queste note :-) mmmhh ehhh ehhh iiihh ihhh )...

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